Codice della Strada, Salvini chiarisce sui medicinali: ‘Nessun rischio per i pazienti in cura

Katia Piotrowska

Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini è intervenuto sulla questione del Codice della Strada e dell’uso dei farmaci prescritti, un tema che ha sollevato dubbi e preoccupazioni tra gli automobilisti. In una lettera pubblicata su La Gazzetta, il Ministro Salvini ha affermato che le persone che assumono farmaci prescritti da un medico non corrono alcun rischio legale, a condizione che rispettino le indicazioni terapeutiche.

Ma cosa dice effettivamente la legislazione? E quali sono le implicazioni per le persone che assumono farmaci e devono guidare? Diamo un’occhiata.

Gli elementi essenziali del Codice della Strada: farmaci e guida

Il dibattito nasce dalle recenti modifiche al Codice della Strada, che prevedono controlli più severi per le persone che guidano sotto l’influenza di sostanze psicoattive. Tuttavia, molte persone si sono chieste se l’assunzione di farmaci prescritti possa rientrare in questa categoria, comportando sanzioni o il ritiro della patente.

Nella sua lettera, il Ministro Salvini ha cercato di chiarire la situazione:

“Chi assume farmaci prescritti non ha nulla da temere, a patto che segua correttamente le istruzioni mediche e non abusi delle sostanze.

Questa dichiarazione conferma che i farmaci legali, assunti dietro prescrizione medica, non sono equivalenti all’uso di droghe o sostanze proibite.

Cosa dice la legge?

L’articolo 187 del Codice della Strada punisce la guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, ma il caso dei farmaci è diverso.

  • I farmaci prescritti da un medico non sono vietati, a meno che non compromettano in modo evidente la capacità di guida.
  • La normativa distingue trauso terapeutico e abuso: l’importante è rispettare le dosi indicate e verificare se il farmaco ha effetti collaterali sulla reattività e sull’attenzione.
  • Alcuni farmaci possono ridurre i riflessi o causare sonnolenza, e spetta al conducente valutarne gli effetti prima di mettersi al volante.

Farmaci e guida: cosa c’è da sapere

Non tutti i farmaci influiscono sulla capacità di guida, ma alcuni principi attivi possono compromettere l’attenzione e la vigilanza. Tra quelli a cui prestare attenzione ci sono

  • ansiolitici e sedativi (benzodiazepine)
  • antidepressivi ad alto dosaggio
  • gliantistaminici di prima generazione (usati per le allergie, possono causare sonnolenza)
  • analgesici oppioidi.

Quando assume questi farmaci, è sempre consigliabile:

✔ consultare il foglietto illustrativo, dove è indicato se il farmaco può influire sulla sua capacità di guidare.

✔ consultare il suo medico in merito a possibili alternative o aggiustamenti del dosaggio.

✔ evitare di guidare nelle prime ore dopo l’assunzione, quando l’effetto può essere più forte.

Salvini rassicura: nessuna “caccia alle streghe”.

L’obiettivo delle nuove regole non è quello di penalizzare coloro che assumono farmaci per curarsi, ma di combattere la guida sotto l’effetto di sostanze che compromettono la sicurezza stradale.

Il Ministro Salvini ha insistito su questo punto:

  • I controlli saranno mirati a coloro che abusano di sostanze illegali o utilizzano farmaci in modo inappropriato.
  • Non ci saranno sanzioni automatiche per chi assume farmaci da prescrizione.

Questa posizione è importante per rassicurare i milioni di persone che seguono un trattamento medico e temono possibili sanzioni ingiustificate.

Conclusione

La sicurezza stradale è una priorità, ma è altrettanto importante garantire che coloro che assumono farmaci per necessità non siano ingiustamente penalizzati. La posizione espressa dal Ministro Salvini dimostra chiaramente che chi segue correttamente le prescrizioni mediche non ha nulla da temere, ma è sempre fondamentale essere consapevoli degli effetti dei farmaci sulla guida.

In caso di dubbio, è sempre consigliabile consultare il proprio medico e informarsi sulle caratteristiche del farmaco che si sta assumendo.