Il datore di lavoro assume la posizione di sostituto d’imposta perché si sostituisce al lavoratore dipendente negli adempimenti fiscali.
Il datore di lavoro opera le ritenute alla fonte trattenendole in busta paga e versandole entro il 16 del mese successivo a quello in cui le retribuzioni sono state effettivamente erogate al lavoratore.
Come avviene la tassazione?
Per primo si determina l’imponibile fiscale, a questo si applicano le aliquote Irpef per scaglioni per determinare l’irpef lorda, si calcolano le detrazioni spettanti che, una volta sottratte all’irpef lorda otteniamo l’irpef netta.
L’irpef è un’imposta progressiva, cioè colpisce il reddito con aliquote che dipendono dagli scaglioni di reddito: all’aumentare del reddito, aumenta l’aliquota da applicare.
Dal 1° gennaio 2022 sono le seguenti:
Numero Scaglione | Scaglioni IRPEF 2023 | Aliquote IRPEF 2023 |
1° | Fino a 15.000 euro | 23 per cento |
2° | Tra 15.001 euro e 28.000 euro | 25 per cento |
3° | Tra 28.001 euro e 50.000 euro | 35 per cento |
4° | Oltre 50.001 euro | 43 per cento |
DETRAZIONI DI IMPOSTA: servono a diminuire l’imposta.
Detrazioni per carichi di famiglia:
spettano se il lavoratore ha familiari fiscalmente a carico, il cui reddito complessivo non supera i 2.840,51 euro; i figli fino a 24 anni, per essere a carico non devono avere un reddito superiore a 4.000,00 euro;
sono diverse a seconda del soggetto a carico e dell’ammontare del reddito.
DETRAZIONI PER LAVORO DIPENDENTE E ASSIMILATO
Le detrazioni per lavoro dipendente vanno rapportate al periodo di lavoro svolto nell’anno;
sono previste diverse forme di calcolo a seconda del reddito complessivo.
Per redditi fino a 15.000,00 euro spettano detrazioni per un massimo di 1.880,00 euro:
per i rapporti a tempo indeterminato, spettano detrazioni non inferiori a 690,00 euro;
per i rapporti a tempo determinato, spettano detrazioni non inferiori a 1.380,00 euro.